Come inviare le tracce audio registrate con Cubase
Supponiamo di aver registrato una o più tracce audio con cubase, per il nostro demo, e di doverle mandare al musicista che si occuperà di farne l’arrangiamento e la base.
Tipicamente, hai comprato cubase, hai usato un modello di quelli proposti, hai premuto rec e hai registrato, senza farti domande… e senza aver letto una riga di manuale!!!! Sbagliato! Almeno due nozioni per capire, eccole qua:
Come sono fatti i progetti di Cubase
Il progetto di Cubase, la schermata “base” che vedi, salva un files di progetto, con estensione .cpr .
Il file di progetto lamiacanzone.cpr contiene tutte le informazioni di posizionamento dei file audio, dove sono e da dove partono, ma NON contiene i files audio veri e propri.
I files audio sono creati in una apposita cartella chiamata AUDIO che Cubase crea (di default) allo stesso livello del file cpr.
Inoltre il file di progetto lamiacanzone.cprcontiene tutte le informazioni relative ai plugin usati, ai livelli del mixer, e contiene le tracce midi con i loro dati, e tutti i tipi di tracce/regolazioni/automazioni, tutto ciò che viene “lavorato” nella sessione.
Inoltre Cubase crea altre cartelle e files, che contengono le immagini delle forme d’onda (peak, sempre ricostruibili) e le informazioni sulla modifica dei files audio, fino a che non si “fissano” definitivamente. Ciò per poter sempre tornare indietro (storia delle modifiche).
Come dici? Sei già in confusione? Riepilogo:
1 – FILE DI PROGETTO .CPR Contiene tutte le informazioni del progetto, le tracce midi, i vst usati, livelli del mixer, automazioni, ogni cosa che rappresenta il lavoro svolto dal programma e il solo POSIZIONAMENTO e UTILIZZO DEI FILES AUDIO.NON CONTIENE I FILES AUDIO, il SUONO VERO E PROPRIO
2 – CARTELLA AUDIO Cubase crea una cartella audio che contiene i files audio, solitamente in formato wav e del tipo stabilito dal progetto (menu progetto, configurazione del progetto) (es. 16bit/44.100).—- ATTENZIONE —- ERRORE TIPICO DEL PRINCIPIANTE:I files audio, se copiati così come sono, anche se suonano in un comune player del computer, di fatto non sono correttamente e comodamente utilizzabili, continua a leggere e saprai perchè….
NON UTILIZZARE LA STESSA CARTELLA PER PROGETTI DIVERSI. SI CREA UN PASTICCIO!
Altro tipico errore:
Non utilizzare la cartella di default dall’HUB di Cubase
dove salvare il progetto e far creare la sotto-cartella AUDIO corrispondente.
Se salvi più progetti diversi nella stessa cartella, chiamata CANZONI, ci sarà una sola cartella AUDIO che conterrà tutti i file audio dei progetti CANZONE1.cpr , CANZONE2.cpr, CANZONE3.cpr … un caos indescrivibile…
Guarda l’immagine e seleziona in questo modo: specifica un’altra posizione, così cubase ti chiederà dove salvare il progetto, e potrai crearti una cartella nuova ogni volta.
Devi creare una cartella ogni volta, per ogni progetto: CANZONE 1, che si creerà la sua cartella audio, e salvera il progetto Canzone1.cpr.
La CANZONE2 farà lo stesso… e così via. Il sistema di sottocartelle è importante per non pasticciare e rischiare di perdere o avere troppi files inutili.
La procedura di backup qui sotto descritta può riparare al problema, creando ex novo per ogni progetto la propria cartella, con i propri files.
Più files di progetto possono coesistere solo se sono versioni differenti di un mix, per esempio, ma sempre tenendo conto e sapendo cosa si sta facendo.
LEGGI BENE CON ATTENZIONE PER CAPIRE!
LA SCHERMATA DI CONFIGURAZIONE DEL PROGETTO
Qui accanto la schermata di configurazione del progetto, dove fra l’altro si può settare il tipo e il formato di file audio che verrà registrato.
Non è detto che il file che registri abbia lo stesso formato di quello che esporti dopo averlo elaborato in cubase, il formato di “uscita” , di consegna, viene definito nella schermata di export.
Solitamente, se non ci sono particolari esigenze, 44.100 e 16 bit vanno benissimo, il file sarà di tipo wav.
L ‘ mp3, file di tipo compresso e lossless (con perdite di frequenze) è un formato possibile per l’esportazione, ma non come formato di registrazione.
Eventuali files mp3 importati nel progetto vengono convertiti automaticamente da cubase al formato di progetto.
Come Cubase crea cartelle e files, il POOL
Oltre al file lamiacanzone.cpr e alla cartella audio che conterrà i files audio registrati (sia che tu li utilizzi nel progetto oppure no…) altre cartelle vengono create: quella contenente i files .peak contiene le immagini delle forme d’onda che vedi nel progetto, un’altra contiene l’editing audio “provvisorio”, fino a quando non viene “fissato”, nel caso le tracce vengano editate dal programma, ed ancora altre cartelle possono essere create anche da plugin di terze parti (Melodyne, l’editor audio di Celemony crea una propria cartella con propri files audio trasferiti)…
Poi si creano i files di progetto di backup…. lamiacanzone.bak
Sei ancora confuso? Ecco appunto, volevo proprio creare confusione, per farti capire quanto sia necessario approcciarsi al programma in modo organico con il manuale e con pazienza.
Fortunatamente esiste una schermata di gestione dei files di progetto, e di backup utile per l’esportazione: il POOL
Il POOL si trova nel menu MEDIA, (control+P) e ci mostra i files audio utilizzati nel progetto , e quelli comunque cancellati dal progetto ma NON dal computer. Quindi nella cartella AUDIO troveremo sia i files utilizzati sia quelli non utilizzati.
Ci sono molte altre operazioni utili nella schermata del Pool, che riguardano l’importazione, la cancellazione, l’inserimento, la modifica di files audio del progetto. Ma non le vedremo qui ora.
I FILE AUDIO E LA PRE-REGISTRAZIONE DI CUBASE
Occorre tenere presente un dato importante: Ciò che Cubase registra, non è ciò che normalmente si vede nel progetto: per salvaguardare l’inizio della registrazione, qualora si registri iniziando esattamente alla pressione del tasto di Record, potrebbe essere tagliata una frazione di inizio.
Per ovviare a ciò, Cubase Registra nella memoria volatile del computer (RAM) ciclicamente un periodo (di default 1 secondo, ma si può modificare) a condizione che si sia ARMATA la/le traccia/e da registrare (tastino rosso sulla traccia) . Ciò consente di recuperare l’audio sul progetto, tirando indietro le maniglie della parte registrata, perchè scriverà sul file questo “ultimo secondo” prima di aver avviato la registrazione. PER CUI IL FILE AUDIO DELLA CARTELLA AUDIO, ha inizio differente e lunghezza diversa da quello di progetto.
Se si intende consegnare dei files audio, invece che il progetto, a chi magari ha un altro software, è utile fare una operazione di export/bounce per tracce separate dei tratti compresi tra i locatori,sempre con il medesimo punto di partenza, per evitare problemi di sincronizzazione.
Nel caso di variazioni di tempo, e in ogni caso, registrando a click (metronomo) deve essere consegnata anche una traccia tempo, .tmp nel caso di cubase verso cubase (formato proprietario), altrimenti la classica traccia midi, vuota ma contenente le informazioni di tempo, dall’inizio alla fine. (Controllare di non aver modificato in preferenze di Cubase le opzioni di export del midi file). Per fare ciò, posizionando i locatori correttamente, basta creare una parte vuota su una traccia midi nel progetto, ed avviare l’esportazione dal menu export.
1 – CUBASE PRE-REGISTRA DI DEFAULT 1 SECONDO DI AUDIO Il file audio sul progetto è rappresentato dal punto di inizio della clip audio: tirando indietro le maniglie, verso sinistra, a condizione che la parte sia posizionata da un punto successivo all’inizio del progetto, si scoprirà la parte di preregistrazione. Sarà visibile anche dall’editor audio. La preregistrazione è un ciclo di memoria che parte quando si ARMA la traccia (tastino REC rosso sulla traccia). L’ultimo ciclo viene STAMPATO sul file audio, in modo da non tagliare una registrazione iniziata un attimo dopo. PER QUESTO I FILES AUDIO FATTI SUONARE DA UN PLAYER DEL COMPUTER NON CORRISPONDONDONO AL PROGETTO, ANCHE SE PARTONO TUTTI DA ZERO SECONDI.
2 – MEGLIO USARE L’EXPORT PER ALTRE DAW, OPPURE IL BACKUP DI PROGETTO PER CONSEGNARE UNA COPIA RIPULITA Se il tuo arrangiatore non usa cubase, devi necessariamente fare l’export delle tue tracce, mettendo i locatori (sai cosa sono, vero? le righe verticali L e R) dall’inizio alla fine, e esportando tutto in questo modo, anche con spazi Bianchi. Se invece vuoi fare il backup di progetto, ripulirlo e consegnarlo così, trovi questa funzione nel pool.
IL BACKUP DI PROGETTO
L’operazione di Backup di progetto si occupa di estrarre i files audio e di copiare il progetto in una nuova cartella. Durante l’operazione di backup è possibile selezionare delle opzioni che consentono di copiare solo i files utilizzati, e di poterli rendere meno pesanti (minimizza) . IL BACKUP DI PROGETTO si trova nel menu file
Ti verrà chiesto di dare un nome al progetto, e di scegliere alcune opzioni.
Cubase creerà una nuova cartella (dove vuoi tu) e ci metterà una copia del file di progetto, e delle cartelle necessarie, almeno la cartella AUDIO.
Conviene poi chiudere e riaprire il progetto nuovo, e risalvarlo per essere sicuri che poi punterà ai nuovi files, e non ai vecchi. (assolutamente necessario per gli utilizzatori di Melodyne, tra l’altro).
Una volta ottenuto il backup nella cartella prescelta, che conterrà i files e le cartelle così ottenute, e magari creata per comodità sul desktop, potrai comprimerla in .zip per poterla consegnare agevolmente.
ATTENZIONE: non confondere il backup automatico dei file di progetto che crea cubase, con l’operazione di backup del progetto che invece è quello che ti ho descritto. i files di backup .bak sono semplicemente le copie dei salvataggi precedenti o automatici (se attivati, ogni x minuti) del SOLO file .cpr!!! Ti servono in caso di CRASH del programma o di qualche operazione maldestra sul progetto, ma non se hai cancellato dal computer i files audio!!!!
L’export di Cubase
L’alternativa a consegnare il progetto completo, sopratutto se chi lo riceve non ha cubase e non saprebbe come aprirlo, è quella di “Renderizzare”, “Esportare”, “fare il bounce” [tutti sinonimi] delle tracce di progetto. Se le tracce sono soltanto audio, e magari è una sola, dove ho premuto rec e ho registrato “in presa diretta” la mia chitarra e voce, per il demo della canzone, allora basta selezionare la parte, premere la lettera P sulla tastiera, e i LOCATORI dovrebbero posizionarsi esattamente all’inizio e alla fine di essa. Oppure vanno trascinati a mano. Questo consente poi, dal menu file, di selezionare ESPORTA, e mixdown audio, e procedere seguendo la schermata di esportazione. Viene considerato tutto ciò che sta tra il LEFT E RIGHT LOCATOR.
Se le tracce sono diverse, e la registrazione non parte sempre da zero, comunque verrà esportata una traccia che parte in silenzio fino al punto dove comincia a suonare, ma d’altra parte è necessario per mantenere la sincronizzazione con le altre.
Vanno messe in solo e esportate una alla volta, a meno di non avere le versioni superiori di cubase che consentono di selezionare l’export multicanale.
Nella schermata il progamma chiede su quale cartella salvare, opzioni relative al nome del file [trascurabili nel caso sia uno solo] e all’anzidetto formato di uscita del file, che supponiamo vogliamo mantenere wav a 16 bit 44.100 khz. stereo o mono a seconda del materiale di partenza.
(in caso di demo va bene anche mp3, se invece stiamo registrando la voce sulla base fornita, da restituire per il mix, va usato il wav e alla risoluzione migliore, anche 24 bit, se lo abbiamo registrato così).
Va detto che nulla deve esserci sulla traccia e sul master, qualora avessimo inserito plugin di qualunque effetto, sarà il musicista/fonico che si occuperà di questo aspetto.
Non vanno mai consegnate registrazioni vocali da editare e mixare con le basi con elaborazioni di nessun tipo.
Concludendo
Come comprendi bene, non si può sintetizzare in un articolo il funzionamento di un programma complesso.
Lo scopo era quello di farti comprendere come devi agire per far arrivare i files della tua prima registrazione della bozza di canzone al tuo arrangiatore, al musicista che hai scelto per farti fare la base, e per inviargli poi la tua voce per editarla e mixarla.
E questo ti fa’ capire anche quanto studio, lavoro, tempo ed energia un musicista spende per utilizzare al meglio i software di registrazione digitale.
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